Due assessori del Veneto, Elena Donazzan e Isi Coppola, a seguito
dell’ampliamento di un centro estetico già esistente in quel di Treviso, di un’area dedicata ai trattamenti estetici per
bambine, hanno dichiarato: “Vogliamo lanciare un appello alle mamme venete perché tengano lontane le loro bimbe dai
baby centri di bellezza. Teniamole a debita distanza da modelli educativi distorti improntati solo sulla superficialità e non
sul merito.
Come donne siamo turbate da iniziative del genere e ci auguriamo che chi le ha pensate cambi idea. L’idea nasce da un
modello educativo discutibile – afferma Donazzan – che, a mio avviso, deve essere rigettato con forza. Tutte le bambine da
piccole cercano di imitare la loro mamma – sottolinea, a sua volta l’assessore Coppola – Ma un conto è l’emulazione, il
sognare a occhi aperti una vita “adulta”, un altro è essere trattati da adulti quando non si ha ancora la maturità
intellettuale per avere un senso del limite. Ovviamente mi auguro che il centro di bellezza di Treviso abbia successo per
l’attività rivolta alle mamme, allo stesso tempo spero che le responsabili del centro pensino ad altre forme di
intrattenimento per le bambine”.
Confestetica si meraviglia di come due assessori possano aver fatto un appello così superficiale e dannoso senza conoscere
la materia di cui stanno parlando.
Parlando infatti di modelli educativi distorti, ci fanno comprendere evidentemente che sottovalutano ed ignorano il ruolo
sociale e professionale dell’estetista e il motivo per il quale vengano svolti oltre 100 milioni di trattamenti estetici all’anno
che danno occupazione alle oltre 100 mila estetiste italiane.
Confestetica si è appellata, negli anni, tante volte, alla classe dirigente politica, affinché questa riconoscesse l’estetista,
quale custode del benessere, come figura sanitaria, proprio per l’importanza della professione da essa svolta, senza ottenere
però alcun fattivo risultato, nonostante giacciano presso la X Commissione Attività Produttive due Disegni di Legge da noi
presentati.
La classe politica dirigente, comprese i due assessori in questione, si vanno occupando di tanti altri fatti volti a contrastare
l’operato degli estetisti (si ricordi anche il decreto 110 del luglio scorso) piuttosto che ad incentivarne lo sviluppo, come
potrebbe essere il caso dei baby centri di bellezza.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita e professionalizzazione si è palesato dunque a causa di qualche
elemento della classe dirigente politica italiana che non conosce, non sa e non vuole comprendere il vero ruolo sociale di
un’estetista come del resto è stato ampiamente dimostrato dagli assessori veneti di cui sopra. Fortunatamente, se in Italia si
ha a che fare con l’incompetenza da parte di alcuni elementi della politica, il resto dell’Europa e del mondo, nonché le
grandi realtà che si occupano di benessere e salute, come l’OMS (organizzazione mondiale della sanità), il PSN (Piano
Sanitario Nazionale), la carta di Tallin, la carta di Ottawa per la Promozione della salute o quella di Bangkok, si sono
pronunciati moltissime volte a favore dell’ampliamento del concetto di salute vista non solo come assenza di malattia ma
intesa come completo benessere fisico, mentale e sociale.
- la Carta di Ottawa: la salute è una risorsa per la vita quotidiana....che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le
capacità fisiche. La promozione della salute consiste nel dare alle persone i mezzi per diventare più padroni della loro
salute e per migliorarla. La promozione della salute non si risolve solo nel settore della sanità; essa va oltre gli stili di vita
sani per includere la nozione di benessere.
- la Carta di Bangkok: la promozione della salute è fondata su questo diritto fondamentale della persona ed esprime un
concetto positivo e inclusivo di salute quale determinante della qualità della vita che ricomprende il benessere mentale e
spirituale.
- la Carta di Tallin del 2008: un migliore stato di salute dei cittadini contribuisce ad un miglior benessere sociale, con forte
impatto positivo sullo sviluppo economico del Paese. «Ne consegue che investire in salute equivale ad investire nello
sviluppo umano, nel benessere sociale e nel benessere economico e che i sistemi sanitari
nazionali............includono...............la promozione della salute»
Inoltre nel Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 del 18 novembre 2010 si evidenzia la necessità di promuovere non
solo la salute dei cittadini ma anche il benessere e la salute dei cittadini e delle comunità.
Ed è innegabile quindi che le attività svolte dall’estetista abbiano una fondamentale influenza sul benessere psico-fisico
degli individui appartenenti ad un contesto sociologico che prevede richiami costanti alla bellezza esteriore e
all’accettazione del sé in relazione ad un ambiente di costanti contatti umani.
La qualità delle relazioni sociali è innegabilmente connessa ad uno stato di accettazione delle proprie imperfezioni e dei
propri inestetismi (veri o legati ad una percezione distorta del sé) ed alla ricerca del loro miglioramento e/o eliminazione.
L’estetista assume in quest’ottica, ancora una volta, un ruolo fondamentale nel percorso di accettazione di se stessi.
Da questo excursus sintetico emerge che i “grandi pareri”, viaggiano tutti esattamente lungo la stessa linea di pensiero: lo
stato di buona salute non può essere considerato slegato dal concetto di benessere fisico, mentale e sociale, da un armonico
inserimento dell’individuo nel tessuto sociale a seguito dell’accettazione del sé coadiuvata dal trattamento di inestetismi,
talvolta, psicologicamente invalidanti.
Il concetto di salute e di benessere, secondo autorevoli pareri, è chiaramente ignorato dai due assessori veneti, i quali,
prima di rilasciare dichiarazioni superficiali, farebbero bene a documentarsi su cosa si dice in Italia e nel resto del mondo.
Avendo precisato questo punto, ci chiediamo se è giusto tenere lontani i bambini dai centri estetici...!?
Secondo Confestetica non c’è nulla di male nel vedere i bambini con le loro mamme in un contesto di intrattenimento per i
primi e di miglioramento del sé per le seconde, in un Paese dove scarseggiano strutture pubbliche alle quali affidare i
bambini per il tempo necessario ad una mamma di dedicarsi un po’ al proprio benessere.
Confestetica premia questa estetista nell’aver provveduto all’intrattenimento e al benessere dei figli delle proprie clienti,
con la creazione di uno spazio nel quale poter giocare con colori e smalti atossici, in attesa che la mamma finisca il proprio
trattamento di benessere.
Sarebbe addirittura immaginabile e realizzabile un’area dedicata al massaggio da parte delle mamme verso i propri
bambini, attraverso la supervisione di un’estetista professionale.
Da non sottovalutare infatti il forte potere del massaggio fatto sul corpo di un bambino così come ricorda una ricerca
condotta da un team di vari Istituti, fra i quali la Scuola Normale di Pisa e l’Istituto di neuroscienze del CNR, guidato dal
neurologo Lamberto Maffei;
questo studio (pubblicato sul “journal of burn care & rehabilitation” del marzo- aprile 2001) parte dall’ipotesi, poi
confermata, che il beneficio del massaggio riguarda anche lo sviluppo cerebrale dei piccoli.
Lo studio si è svolto su venti neonati prematuri (nati dopo 34-35 settimane di gestazione). Dieci di questi sono stati
massaggiati per 14 giorni (dieci minuti al giorno), dieci invece non hanno ricevuto il massaggio. Alla fine di questo periodo
e poi ancora per tre, sei e dodici mesi dopo, i bambini sono stati sottoposti a diversi test.
I dieci neonati massaggiati avevano una vista più sviluppata, un accrescimento corporeo più rapido, una maggiore attività
cerebrale (misurata mediante elettroencefalogramma) oltre che minori livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo
vantaggio di sviluppo si è mantenuto fino ad un anno di età, cosa assolutamente sorprendente, visto il brevissimo tempo di
trattamento.
Altri importanti studi sui benefici del massaggio per i bambini sono quello condotti dalla dottoressa Tiffany Field,
fondatrice del Touch Research Institute, presso l’università del Medical Center di Miami. In uno di questi studi, venti
bambini prematuri venivano massaggiati tre volte al giorno per quindici minuti: essi acquisivano in media ogni giorno il
47% di peso in più, erano più attivi e vigili e il loro sviluppo neurologico risultava più completo rispetto ai bambini che
non venivano massaggiati, inoltre la loro degenza ospedaliera diminuiva di circa sei giorni.
Questi due esempi mostrano quanto sia benefico un massaggio per un bambino a differenza di quanto sostenuto
dagli assessori veneti che addirittura esortano le mamme venete “perché tengano lontane le loro bimbe dai baby centri di
bellezza”.
Si ribadisce forte il concetto che in ogni luogo dedicato agli adulti sono sorti e sorgeranno spazi dedicati ai bambini, basti
pensare a quello che avviene nei villaggi turistici, sulle navi da crociera, da IKEA o durante un semplice pranzo
domenicale tra partenti, dove mentre i grandi soddisfano per un po’ di tempo le proprie esigenze di relax, svago, compere, i
piccoli facendo gruppo a sé giocano e si divertono fantasticando nel loro mondo.
In conclusione Confestetica non capisce di cosa si debbano scandalizzare l’assessore Elena Donazzan e l’assessore Isi
Coppola se un’estetista attenta all’esigenza dei propri clienti, ha adibito un’area del proprio centro estetico al divertimento e all’intrattenimento dei figli delle proprie clienti , dove le bambine giocano con creme e smalti atossici studiati proprio per
loro.
Ora, cari politici, Confestetica vi ha fornito una serie di importanti motivazioni e documentazioni sulle quali
riflettere e conoscere meglio il settore dell’estetica e del benessere.